Gruppo | M. Acuto |
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Ubicazione | Lago Acuto |
Comune | Ramiseto |
Provincia | Reggio Emilia |
Proprietà | CAI Sarzana, Piazza Firmafede 13, 19038 Sarzana (SP), tel. 0187/625154, fax 0187/606556 |
Telefono | *339/2245117 opp. 330/624123 |
Gestore | Legaambiente, 42100 Reggio Emilia, tel. 0522/431166 opp. 339/2245117 opp. 330/624123, Email rifugio.sarzana@tin.it |
Posti | 20 |
Loc. invernale | 6 |
Apertura | estiva e fine settimana |
Note | aperto anche nei fine settimana di gennaio e febbraio, mentre rimane chiuso circa un mese a cavallo dei mesi di Novembre e Dicembre |
Categoria | C |
Ristrutturato | 2000 |
Modificato | 10-05-2004 |
a cura di Nicola Ardara
Ubicazione | è situato all'interno del Parco Regionale dell'Alto Appennino Reggiano (denominato anche "Parco del Gigante"), poco sotto il crinale in prossimità del Lago di Monte Acuto |
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Accesso | dalla diga del Lagastrello (si tratta dell'accesso più breve al Rifugio). Il Passo del Lagastrello, al confine tra le province di Massa-Carrara, Parma e Reggio Emilia, è raggiungibile: dal versante toscano passando da Aulla in direzione Licciana Nardi e proseguendo per la statale fino ad un paio di km oltre il passo (circa 35 Km da Aulla); da Reggio Emilia passando da Castelnuovo ne' Monti, Ramiseto e per la provinciale n° 15 fino al ponte sull'Enza di fronte alla diga del Lagastrello (23 Km da Ramiseto); da Parma Passando per Traversetolo, quindi Calestano e proseguendo fino al ponte sull'Enza poco oltre il paese di Rigoso (45 km circa da Calestano). L'itinerario ha inizio in prossimità del ponte sul torrente Enza (sinistra orografica), posto di fronte alla diga del Lagastrello, e costeggia per un centinaio di metri la rete metallica che delimita il grande invaso artificiale utilizzato dalla centrale idroelettrica di Selvanizza (PR). Giunti ad una bella stele in arenaria datata 1863 e con un bassorilievo in marmo raffigurante la Madonna, si devia a sinistra per il sentiero CAI n° 659. Il sentiero attraversa bei boschi di faggio a ceduo, radure a mirtillo nero, pozze a brugo e ranuncoli e, oltrepassato il rio Garzoli, giunge rapidamente ad una radura circondata da lamponi e ginepri nani con una bella vista sulla valle dell'Enza (località Quattro Fagge). Un tratto in salita, sempre tra faggete e carbonaie, porta a praterie che nella stagione di fioritura offrono un interessante momento di sosta. Il sentiero prosegue quindi in falsopiano (in caso di forte innevamento o ghiaccio è necessaria però un po' di attenzione); da qui si domina il Lago Gora, ubicato in una conca di origine glaciale chiusa da una ben evidenziata soglia morenica, e si giunge in breve ad una radura dove, accanto al lago di monte Acuto, sorge il Rifugio (dislivello 450 m ca., ore 1.45). Variante: sempre dalla diga, in prossimità della stele in arenaria, parte un sentiero (segnavia n° 659A) che passa sull'altro versante del monte e sale alla sella di monte Acuto per poi ridiscendere in una ventina di minuti al Rifugio (dislivello 568 m, ore 2.45) dal paese di Succiso Nuovo. Il sentiero inizia accanto alla chiesa posta sopra l'abitato di Varvilla, noto anche come Succiso Nuovo. Una mulattiera conduce ad un bivio, dove si prende a destra seguendo il segnavia 653, che risale il torrente Liocca; il sentiero a sinistra (n° 655) conduce invece al Rifugio Rio Pascolo/Consiglio P.. Il sentiero con leggeri saliscendi permette di osservare molte specie vegetali sia nel bosco prevalentemente di faggio (castagni, ontani, maggiociondoli) che nel sottobosco (brugo, acetosella, digitale, orchidee). Dopo un bivio al quale si piega verso destra, si scende al torrente Liocca per attraversarlo (nei periodi piovosi il guado può essere difficoltoso). Il sentiero sale ora fino a raggiungere una vasta zona pianeggiante (quota 1260 mt) e, dopo un breve tratto si arriva ad un bivio al quale si prende a destra (segnavia n° 657). Si sale ancora fino alla conca di origine glaciale della torbiera del Lago Gora; con una serie di ripide curve si raggiunge il Lago Gonella, di dimensioni ridotte rispetto al precedente ma dalle caratteristiche simili. Il sentiero, dapprima a mezzacosta, arriva poi con un'ultima salita al Rifugio (dislivello 600 m, ore 2.30). Variante: è possibile percorre per intero il sentiero CAI n° 657 partendo dal paese di Miscoso; in tal caso contare circa un quarto d'ora di cammino in più |
Escursioni | al Monte Acuto (1755 m), per la Sella di Monte Acuto (50 minuti); al Monte Alto (1904 m) per la Sella di Monte Acuto, Punta Buffanaro e i Groppi di Camporaghena. Sentiero che può presentare alcune difficoltà tecniche (ore 2.30, EE); al Passo del Cerreto (1246 m), per i Ghiaccioni, il Passo di Pietra tagliata e le sorgenti del Secchia (ore 3.45); al Passo del Lagastrello (1200 m) per la sella di Monte Acuto (1722m) e Foce di Torsana (ore 4); all'Alpe di Succiso (2016 m), per i Ghiaccioni e il Passo di Pietra Tagliata (ore 2.40) |
Link | http://www.rifugiosarzana.it |
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Bibliografia | "Il Parco regionale dell'Alto Appennino Reggiano", Collana "Aree protette della Regione Emilia Romagna" (a cura di Nicoletta Antonioli e Miranda Stivali), Regione Emilia Romagna Renzo Rabacchi, Escursioni nell'Appennino Reggiano e Parco del Gigante - Itinerari fuori porta, Cierre edizioni |
Cartografia | Carta escursionistica Regione E.R. e CAI dell'alto Appennino reggiano e della Pietra di Bismantova (scala 1:25.000) Carta dei sentieri e rifugi Multigraphic: Appennino tosco-emiliano (tavole 14 e 16) (scala 1:25.000) I.G.M. (scala 1:25.000): Monchio delle Corti (85.III.SE) e Comano (96.IV.NE) |