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I nostri servizi:

stovigli e materiale cucina

m. 3380
Gruppo Ortles-Cevedale
Ubicazione Passo Tuckett
Comune Valfurva
Provincia Sondrio
Proprietà Guide Alpine di Bormio
Gestore alla manutenzione del Bivacco provvede la Casa delle Guide di Bormio
Posti 9
Apertura permanente
Note fornelletto a gas, acqua di fusione nelle immediate vicinanze
Modificato 11-07-1999


Accessi e itinerari
a cura di Giovanni Peretti


Ubicazione a breve distanza dal Passo Tuckett, o delle Baite, (m 3354), in direzione est, sulla cresta che congiunge il Passo stesso e l'anticima meridionale del Madaccio di Dentro.
Il Bivacco si trova sul percorso della famosa traversata che, dal Passo dello Stelvio, porta al Rifugio V° Alpini ed è particolarmente utilizzato dagli alpinisti che vogliono svolgere la loro attività nel sottogruppo Trafoi-Thurwieser, con possibilità di salite tra le più remunerative dell'intero gruppo Ortles-Cevedale. A pochi metri da esso, sulla quota 3403 metri, si hanno degli insuperabili scorci panoramici soprattutto sulla affilatissima cresta detta Baeckmanngrat e sull'Ortles, oltre che sulla verde valle di Trafoi
Accesso dall'Albergo Livrio. Si procede, con leggera discesa, in direzione SE sino a raggiungere l'ampia conca della Vedretta del Madaccio. La si attraversa in direzione est e si aggira, sia a sinistra che a destra, un evidente isolotto roccioso. Si risale, volgendo a sud, il ramo secondario della Vedretta del Madaccio, noto anche come Vedretta delle Baite, compreso tra la costiera del Madaccio e l'evidente crestone nord della Cima Tuckett e, su dolci pendii, si raggiunge il Passo Tuckett (m 3354). Da qui, in breve verso est, al Bivacco (ore 2, PD)
Traversate Baeckmanngrat - traversata per cresta dalla C. Trafoi alla P. Thurwieser al Rifugio V° Alpini.
Scavalcata l'anticima del Madaccio di Dentro (m 3403), si scende al Passo di Trafoi (m 3309). La cima Campana può venire, più che salita, aggirata sul versante nord, portandosi nel sottostante circo glaciale e risalendo ai sovrastante Passo dal quale si attacca la cresta ovest della Cima Trafoi.
Questo Passo può essere pure raggiunto percorrendo integralmente la cresta e passando, quindi, sulla Cima Campana: sul primo tratto è consigliabile tenersi sul lato nord, mentre lungo il secondo tratto occorre tenersi decisamente sul versante sud.
Dopo un primo risalto roccioso, una breve selletta conduce ad altri modesti torrioni che si superano direttamente, con passi non difficili, per arrivare ad un pendio abbastanza ripido, generalmente dato da rocce vetrate e la cui risalita è piuttosto delicata. Per irregolare, ed ora nevosa, cresta e scavalcato un aereo tratto di solida roccia, si giunge in vetta alla Trafoi (fin qui, ore 3-3.30 dal Bivacco). Dalla vetta, in breve, si giunge al primo salto verticale, ben visibile dalla strada dello Stelvio, che si può superare in corda doppia (chiodo) oppure per un canale-diedro discendente sul lato nord, non difficile se in buone condizioni.
Dopo questo salto di circa 25 metri, percorsi ancora pochi gradoni rocciosi, si raggiunge ancora il filo della cresta che con brevi tratti orizzontali porta ad un secondo salto verticale, al di sotto del quale inizia il tratto che, senza dislivelli di rilievo, conduce fin sotto ai bastioni della Thurwieser, i quali vengono generalmente aggirati sul lato nord. Esso, in normali condizioni, non offre particolari difficoltà, nonostante le impressionanti vedute sulle scoscese pareti che lo delimitano, mentre in annate particolarmente ricche di neve è ornato da spettacolari, quanto temibili, cornici che spesso si alternano ora sull'uno, ora sull'altro lato. Un ultimo contrafforte conduce ad una ripida placca, piuttosto impegnativa se vetrata, sopra la quale si alza un verticale salto, di roccia discreta, che conviene superare direttamente (un passo di IV) piuttosto che aggirare con laboriose e pericolose, anche se forse più facili, varianti. Facili balze portano in vetta alla Punta Thurwieser (dalla C. Trafoi, ore 2-4).
La discesa si effettua lungo lo spigolo est della stessa Thurwieser e, prestando molta attenzione in funzione delle condizioni climatiche e della neve, lungo l'esposto canalino sud del Passo Thurwieser (per questo, vedi Bivacco Pellicioli), per poi giungere al Rifugio V° Alpini lungo la Vedretta dello Zebrù (ore 7-10, AD+/D+, a seconda delle condizioni; dislivello circa 600 m, in salita)


Carta I.G.M. 1:25000 F. 9 III NO II Gran Zebrù (non segnato)<BR>
Carta I.G.M. 1:50000 F. 024 Bormio


Bibliografia G. PERETTI "Rifugi alpini, bivacchi e itinerari scelti: Valfurva - Ortles-Cevedale - Parco Nazionale dello Stelvio" - 1992 - Alpina Editrice, Via Don Bertola 6, 23032 Bormio (SO), fax 0342/911432 - L. 12000
Cartografia Carta I.G.M. 1:25000 F. 9 III NO II Gran Zebrù (non segnato)
Carta I.G.M. 1:50000 F. 024 Bormio


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