Gruppo | Cevedale |
---|---|
Ubicazione | Valle dei Forni |
Comune | Valfurva |
Provincia | Sondrio |
Proprietà | Parrocchia S. Paolo di Cantù (CO) |
Telefono | 0342/935365 (+ fax) |
Gestore | 0342/901916 |
Posti | 42 |
Apertura | estiva e primaverile |
Note | organizzazione di corsi di alpinismo e sci-alpinismo, anche per scuole e gruppi, distanza pase: 5km |
Modificato | 02-02-2002 |

a cura di Giovanni Peretti
Ubicazione | data la quota non eccessivamente elevata e la posizione ambientale in cui è inserito, si presenta come ottima base soprattutto per i gruppi di alpinismo giovanile e turismo scolastico. In particolare, data la sua struttura di ex-albergo e la sua ricettività, si offre come valido punto di riferimento per Corsi vari e Scuole dei CAI |
---|---|
Accesso | in automobile da S. Caterina Valfurva (SO) lungo la strada asfaltata che porta in Val dei Forni (km 5.5). A piedi ore 1.30, dislivello m 450, T; dal Rifugio Berni al Gavia. Poco prima del vecchio Rifugio Gavia si stacca, sulla sinistra, una mulattiera che si abbassa sul Plàn Bórmìn prima di raggiungere, con più decisa discesa, il naturale passaggio del Pónt da Préda e superare, quindi, il Rin da Dóségù. Il sentiero prosegue a mezza costa e, con leggeri saliscendi, supera alcuni valloncelli fino al Baitin da li Córóna (m 2445 - Baita dei Pastori, IGM). Lasciando sulla destra il vecchio tracciato che porta ai ruderi della Capanna Bernasconi, si prosegue sino ad un altro bivio: sulla destra il sentiero continua, verso nord, sempre a mezza costa e porta all'Alpe Treséro. Da qui risale i pascoli dei Plàn da li Marmòta e porta in breve sul panoramicissimo Dosso Treséro. Si prosegue senza perdere quota. Superato un ampio avvallamento ed oltrepassato il Rin da Ciósc, si raggiungono i pascoli di Ceréna. Si continua sempre in direzione nord-est e passato l'impetuoso Rin Rabiós, si attraversa il desolato Dòs di Làrasc. Guadagnato un piccolo ponticello che attraversa il Frodolfo si raggiunge la località Campécc', dove si trova il piccolo Ristoro Stella Alpina, e da qui in breve, su strada asfaltata, il Rifugio (ore 3-4, E) |
ascensioni | traversata delle Cime dei Forni (m 3247 - m 3232). Dal Rifugio, superato il secondo tornante della stradina che porta al Rifugio Pizzini-Frattola, si continua a salire oltrepassando "li Bàita da Bonét" (Baite dei Forni, IGM) ed immettendosi in Val Cédè. Oltrepassato il panoramico dosso ai ruderi della Caserma (m 2547) il sentiero continua a salire, dapprima su dolci pascoli alpini. Superato il Rin Grant, lungo la massima pendenza si raggiunge il Passo meridionale di Zebrù (m 3012). La cresta che da qui si snoda sulle Cime dei Forni non presenta particolari difficoltà, pur occorrendo certamente sicurezza di piede ed una certa esperienza escursionistica. Oltrepassata la Cima Centrale dei Forni si divalla per pendii detritici sino a riprendere un sentierucolo che porta in Val della Manzina, passando in vicinanza del più occidentale dei tre "laghét da Val Pisèla" ed oltrepassando una zona dove è sito un caratteristico masso a forma di panettone, detto localmente "al màt de li cót". Il sentiero perde rapidamente quota correndo parallelo al torrente, ed intorno ai 2.300 metri delle baite superiori della località Pradécc', dette li téa, imbocca il tracciato pianeggiante che, con traversata verso oriente, riporta senza difficoltà al Rifugio (ore 5-6, EE) |
Traversate | Rifugio Pizzini-Frattola, per carrareccia chiusa alle auto (ore 1.30, T); Rifugio Branca. Dall'Albergo si diparte in direzione est una pianeggiante stradina che, raggiunto in breve lo sbocco della Val Cédè e attraversato l'impetuoso torrente, continua in leggera salita sino a due ripidi tornanti, oltrepassati i quali si giunge, in breve, alla meta (ore 1, T) |
Sci alpinismo | grandissime possibilità diverse |
Link | http://www.forni2000.com |
---|---|
Bibliografia | G. PERETTI "Rifugi alpini, bivacchi e itinerari scelti: Valfurva - Ortles-Cevedale - Parco Nazionale dello Stelvio" - 1992 - Alpina Editrice, Via Don Bertola 6, 23032 Bormio (SO), fax 0342/911432 - L. 12000 |
Cartografia | Carta IGM 1:25.000 F. 9 111 NO II Gran Zebrù Carta IGM 1:50.000 F. 024 - Bormio |