Gruppo | Col Nudo |
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Ubicazione | Val Mesaz |
Comune | Erto e Casso |
Provincia | Pordenone |
Proprietà | 0041796868311, E-mail aikidosg@swissonline.ch |
Telefono | 0427/879010 |
Gestore | Roberto e Monica Corona, Vajont (BL) |
Posti | 20 |
Loc. invernale | NO |
Apertura | estiva, autunnale e fine settimana |
Note | ottima cucina casalinga con prodotti propri, possibilità di bagni nel torrente Mesaz |
Modificato | 20-09-2000 |

a cura di Ezio Dal Cin
Ubicazione | oltre la stretta iniziale della Val Mesàz, attraversate su comodo e curato sentiero verdeggianti faggete ed il Torrente, si apre l'anfiteatro dell'Alta Valle, coronata dagli alti costoni del Monte Toc, della Croda Bianca, dei Cimon di Valbona, delle Cime di Pino e del Col Nudo. Su un piccolo lenzuolo prativo sopra il torrente, la Casera Ditta |
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Accesso | da Erto, 778 m, si prende la rotabile della Valcellina in direzione di Longarone, che si lascia poco oltre il bivio per Casso, per immettersi a sinistra in una carrozzabile che, oltrepassata la tragica frana del Monte Toc, conduce a La Pinéda, un gruppo di case isolate (Km 6 da Erto, ore 1.30 circa a piedi). Qui parte sulla destra una mulattiera che sale con moderata pendenza sulla sinistra orografica della Val Mezaz, per poi continuare nella valle mantenendosi praticamente in quota. Poco oltre la sorgente la Meisa, lasciato a destra il sentiero 906, si prosegue a sinistra in leggera discesa su terreno spesso franoso, si supera il Rio Gè di Lavei e si raggiunge il Torrente Mezaz. Attraversato il corso d?acqua su un ponte in legno, il sentiero raggiunge in breve lo spiazzo erboso del Rifugio (ore 1.15, T) |
Escursioni | anello delle Quattro Forcelle (Bassa, Malbarc, Agre, Candùabo, ore4, EE, sent. 906); al Lago di Val Gallina (per la Forc. Bassa, ore3, E); torrente Mesàz con splendide pozze per bagni estivi; Alta Via n° 6; Giro delle Malghe |
ascensioni | Cime di Pino, 2057 m (III); parete Nord del Col Nudo, 2471 m (difficile, attrezzata in discesa); 3-4 siti nei dintorni del Rifugio per divertenti arrampicate invernali su cascate di ghiaccio |
Traversate | a S. Antonio in Zerenton ed Erto, (per la Forcella Col de Pin e la Val Vajont, ore 4.30, E, sen. 904-901); Rifugio Dolomieu al Dolada (per Forc. Meda, Forc. Lastra, Forc. Dolada. Ore 6.30, EEA, sent. 905 Trui dal Tabác); Bivacco Casera Ferron. Si prende a sinistra il sentiero 904 e, attraversato il corso d?acqua che scende dalla Cima di Camp, si sale per bosco fino a giungere in una ventina di minuti ai ruderi della Casera Frattòn; da qui il sentiero prosegue su terreno spesso franoso, con vista sulle Cime di Pino, e continua per bosco fino ai prati della Forcella Col de Pin, valico panoramico tra la Val Mezaz e la Val Vajont (ore 1.30). Dalla forcella si prende un sentiero che presto si immette in un canalone ghiaioso con lastre rocciose (un salto di roccia è da aggirare passando preferibilmente sulla destra) che cala rapidamente fino a raggiungere la Val Vajont a quota 950, poco sotto la sorgente del Torrente Vajont, in un ambiente selvaggio e di grande fascino, con la parete nord del Col Nudo alle nostre spalle. Oltrepassata una zona boscosa denominata Le Roppe con diversi ruderi e tracce di vecchie carbonaie, il sentiero prosegue tenendosi dapprima sulla sinistra del torrente e poi sul greto, con segnavia non sempre ben visibili, fino ad arrivare alla confluenza del Gè di Frugna nel Torrente Vajont (ore 3,30). Qui prendiamo il sentiero 901 che sale sulla destra, e fatti pochi metri giungiamo ai ruderi di Casera Carniar, una costruzione purtroppo in pessimo stato. Lasciata sulla destra la traccia che conduce alla Forcella Frugna, il sentiero prosegue sulla sinistra ed attraversa il Gè di Frugna, per poi riprendere a salire con buona pendenza e pervenire, dopo aver attraversato una zona boscosa, i prati della Casera Ferron (ore 4, EE) |